La pandemia di Covid-19 ha avuto effetti estremamente gravi sul piano umano, sociale ed economico. Oltre 160 milioni di persone sono state contagiate e più di 3 milioni hanno perso la vita. Secondo le stime dell'FMI, nel 2020 il PIL mondiale è diminuito del 3,3 per cento, la più forte contrazione dalla seconda guerra mondiale; il commercio, anche a seguito delle restrizioni alla mobilità di merci e persone, si è ridotto dell'8,9 per cento.
La crisi pandemica si è ripercossa pesantemente sul mercato del lavoro, ma la caduta del numero di occupati è stata assai più contenuta di quella del numero di ore lavorate, che ha toccato il livello più basso degli ultimi quattro decenni. A contenere la perdita di occupazione, che ha comunque interessato oltre mezzo milione di persone, hanno contribuito le misure introdotte dal Governo; nostre valutazioni indicano che i posti di lavoro tutelati da queste politiche nel 2020 siano stati circa 440.000.
Per contrastare le conseguenze della pandemia, di portata e caratteristiche eccezionali, è stato necessario ricorrere a una pluralità di nuove misure di sicurezza sociale e di incentivo alla domanda di lavoro; sono risultate evidenti, nonostante gli sforzi di riforma degli ultimi anni, le lacune degli strumenti preesistenti
La pandemia ha però anche impresso un'accelerazione al processo di trasformazione digitale del sistema produttivo: sono notevolmente aumentati il ricorso al lavoro agile e l'impiego di nuove tecnologie digitali; metà delle imprese prevede di continuare a utilizzarli in futuro.
La crisi ha colpito soprattutto le fasce più deboli della popolazione e i paesi più vulnerabili, accrescendo i rischi di un aumento delle disuguaglianze nei prossimi anni. Secondo la Banca Mondiale la pandemia ha arrestato per la prima volta da oltre vent'anni la riduzione del numero di persone in povertà estrema. In questo contesto, il sostegno della comunità finanziaria internazionale alle economie più fragili e il progresso delle campagne di vaccinazione saranno determinanti per creare i presupposti per l'uscita dalla crisi, ridurre l'incertezza economica e accelerare il ritorno alla crescita.